Cos’è la psicologia e chi è lo psicologo
La psicologia ci può aiutare a esprimere le nostre emozioni, i nostri desideri e a “tirar fuori” le risorse positive presenti in ognuno di noi, stimolandoci a condurre la nostra esistenza coerentemente con i nostri principi, con il nostro ambiente e con la nostra realtà sociale.
La psicologia infatti è la scienza che studia il comportamento umano e che cerca di comprendere e interpretare i processi mentali e affettivi che lo determinano. Come branca deve essere regolamentata e per questo per poter esercitare la professione di psicologo, sezione A, occorre conseguire una laurea quinquennale in Psicologia, effettuare poi un tirocinio di un anno e sostenere un Esame di Stato. Solo in seguito al suo superamento è possibile iscriversi all’Albo degli Psicologi, condizione necessaria per svolgere questa attività.
Lo psicologo è un professionista che, in quanto appartenente per legge a un Ordine, deve sottostare ai principi del Codice Deontologico, il quale prescrive comportamenti a garanzia di un esercizio professionale corretto a tutela dell’utenza. Di conseguenza l’affidarsi a un professionista regolarmente iscritto all’Albo fornisce al cittadino garanzie che altrimenti sarebbero impossibili da ottenere rivolgendosi a persone non abilitate.
Occorre aver chiara la differenza tra il professionista adeguatamente formato e una serie di altre figure (counselor, reflector, psicofisiologo, pedagogista clinico) che non sono per legge obbligate a rispondere del proprio operato di fronte a un Ordine o a un Collegio Professionale che abbiano stabilito criteri deontologici e tecnici attraverso quali svolgere correttamente la propria attività.
Lo psicologo, come richiesto dal Codice Deontologico, aggiorna continuamente la propria formazione e utilizza soltanto le tecniche e le conoscenze per le quali ha ottenuto adeguata formazione.
Oltre la psicologia: cos’è la psicoterapia
Un’ulteriore formazione è necessaria affinché si possa svolgere psicoterapia. Lo psicoterapeuta, infatti, è uno psicologo o un medico abilitato a svolgere anche attività di psicoterapia dopo aver frequentato una successiva scuola di specializzazione quadriennale riconosciuta dallo Stato. Lo psicologo-psicoterapeuta non prescrive farmaci, ma utilizza come strumenti la relazione, l’ascolto e la parola.
Lo psicoterapeuta competente aiuta la persona a ritrovare le radici dei propri blocchi e conflitti in modo che la persona raggiunga il cambiamento desiderato e una crescita personale.
Lo scopo della psicoterapia è quello di apprendere le motivazioni che hanno portato la persona a essere qual è. Fondamentale in questo percorso è soprattutto una buona alleanza tra il professionista e il paziente perché ogni seduta è un lavoro basato sulla collaborazione attiva del paziente stesso, che attraverso dei colloqui viene condotto all’elaborazione dei nuclei disfunzionali della sua persona e presenti nelle relazioni che egli stesso vive.
La psicoterapia, intesa come quel ramo della psicologia che analizza la sofferenza psicologica e pone in essere degli interventi per un nuovo benessere del paziente. Esistono ormai numerosi approcci teorici e metodologici di psicoterapia: l’approccio psicodinamico, sistemico-relazionale, cognitivo, comportamentale, della Gestalt, ecc. In realtà oggi sarebbe più giusto di parlare di Psicoterapie per la varietà di approcci teorici e metodologici che negli anni si sono sviluppati.
Come funziona la seduta di psicoterapia
Nel mio caso specifico la seduta di psicoterapia ha una durata di 50 minuti circa. Generalmente si tratta di un colloquio o confronto; tuttavia possono essere svolte sedute sotto forma di:
- somministrazione di test o questionari;
- riabilitazione funzionale;
- laboratori cognitivi, emotivi e comportamentali.
Se il paziente si presenta in ritardo può usufruire solo del tempo rimanente. Il paziente è tenuto a disdire la seduta almeno 24 ore prima altrimenti dovrà pagare il relativo compenso, tranne per gravi motivi che saranno valutati di volta in volta. Nel caso in cui il paziente salti la seduta per tre volte consecutive senza preavviso il rapporto psicoterapeutico verrà concluso automaticamente.
In situazione di emergenza il paziente avrà accesso a una seduta il prima possibile.
Per motivi di privacy i pazienti tra loro non si incontrano.